Forse perchè ho visto troppi telefilm

ieri ho visto il film dei dardenni. quello che ha vinto per la SCENEGGIATURA a cannes.

premio assolutamente meritato, parliamoci chiaro.

perchè come sottolineano tutti i critici, stracciandosi sobriamente le vesti ed urlando al capolavoro, stavolta la cosa è molto più complessa del solito: se negli altri film i fratelli belgi ci mettevano TRE parole, stavolta ce ne sono addirittura SETTE.

comprensibile quindi che, in questo rutilante action movie, ci si aspetti da un momento all’altro la comparsa anche di schwarzenegger e bruce willis.

(esperimento socioculturale: andare a vedere i dardenni di mercoledi sera in cinema fighetto del centro. calcolare mentalmente la possibile quantità di presidi ed assistenti universitarie frustrate presenti. aggiungere borsettume vario a generose manciate. quindi moltiplicare il risultato per 12, ed ottenere la cifra giusta.)

la trama:
ragazza albanese sospira per cinquantasette minuti fissando un muro scrostato
al minuto cinquantotto il tossico che divide casa con lei muore, e lei sbrocca
quindi fissa per altri quaranta minuti un muro scrostato, sospirando

il lato positivo del film:
il tossico è il biondino-feticcio dei dardenni, il protagonista dell’enfant (due parole e mezzo). solo che stavolta fa il tossico emaciato anoressico, ed è quindi ancora più bono.

il lato negativo del film:
muore a metà pellicola, quindi poi ci si può alzare e andare via.

 

(questo blog lancia ufficialmente la campagna: utilizza anche tu nel tuo lessico il sintagma ‘lieve come un film dei dardenni‘. aiutaci a rendere questo mondo migliore.)